sabato 4 settembre 2010

Punk nella testa, nella cresta...o in nessun luogo?

La prima notizia che voglio commentare è questa: una ragazza dal look indubbiamnete ispirato al punk ha partecipato al provino della trasmissione X-Factor e l'ha superato. Il nome della ragazza è Ingrid Catalano, ha 28 anni ed è di Pordenone. Non ho trovato molto su di lei, solo il myspace, su cui però non ci sono pezzi in cui canta.

Ha più o meno la mia età, quindi deve aver bazzicato la scena punk per un bel po' di tempo (solitamente non si diventa punk da un giorno all'altro a 28 anni;) ). Non mi ritengo un'esperta della scena italiana e non sono mai stata a Pordenone, ma le punk band con voce femminile non sono moltissime e lei non l'ho mai sentita nominare.

Sarà vera? Sono io male informata? Sono talmente diffidente verso la tv da pensare che l'abbiano vestita così quelli del programma per far vedere che vogliono rappresentare i gggiovani?

Sperando la risposta alle mie domande sia positiva dico, va bene che non è sempre possibile essere coerenti al massimo con gli ideali del punk, che per campare di musica in Italia troppo spesso occorre scendere a compromessi, ma...X-FACTOR?!

Davvero, auguro tutto il bene possibile a questa ragazza, che ha una gran bella voce e mi sembra pure simpatica, ma spero non perda la sua credibilità e non rimanga isolata nel caso esca troppo presto dal programma - o non riesca ad avere successo - e voglia tornare a nella "scena underground", dove ci sono persone che hanno fatto della coerenza un vero e proprio baluardo e spesso non sono molto tenere con chi non la pensa come loro.

Forse sono diventata anche io ottusa, forse l'essenza del punk è davvero fare qualsiasi cosa fregandosene del giudizio altrui...proprio qualsiasi cosa?




La seconda notizia è che hanno fatto uscire un profumo col marchio dei Sex Pistols....ora mi chiedo, se non sa di sudore, birra e vomito, che profumo di punk è?


Vabbè consoliamoci ascoltando l'ultimo pezzo degli alldways, intitolato Tanana ZZ, sul loro myspace:
http://www.myspace.com/alldwayshc

6 commenti:

  1. Anche io vedendola sinceramente ho pensato che fosse stata agghindata per fare scena...
    i calzettoni... la maglia con 3 spillette in croce...
    in genere (almeno quelli che ho visto io) chi sta sulla scena da tanti hanno ha questo stile all'inizio quando è proprio adolescente poi c'è un momento estremo di trucco fortissimo calze e reggicalze strappato tutto frantumato e poi c'è il periodo di "maturità" dove gli elementi "punk" vengono un po rielaborati e trovano una certa diplomazia...
    ma forse pure io sono troppo ossessionata da cospirazioni e quant' altro

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  2. sì...ce ne sono pochi che a 30 anni si vestono ancora così e di solito son quelli che su quell'immagine ci campano, quindi in Italia praticamente nessuno. Ne ho visti a Berlino di punk attempati conciati di tutto punto, ma lì la cultura è diversa!

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  3. Eccomi, il punto della questione. Il buco con il contenuto intorno. Sono io, l'oggetto. Miss-I ovvero, la ventottenne designer di Pordenone, dotata di cresta e apparenze punks. Se ne son dette tutti i colori su di me, mah! questo non è che mi muova, tuttavia la mia esperienza lì, proprio in quel mondo che da sempre guardo con ritrosia...l'ho voluta sperimentare sulla mia pelle. Quando si parla delle cose,credo sia necessario farlo con cognizione di causa. E sono andata li, facendo semplicemente esperienza, vincendo le mie personali difficoltà e anche ottusità per vedere coi miei occhi cosa poteva significare, prima di sparare sempre cacca a raffica. Ragazzi,comunque è vera una cosa: bisogna avere davvero 2 COGLIONI così per entrare a far parte di quell'ambiente...e forse non è la strada giusta per chi come me, in un particolare momento della vita -di crisi ovviamente, e chi non ne ha?- ha fatto qualcosa che MAI e poi MAI avrebbe fatto in 1 andamento normale della vita. Dunque, anche il vestire in un certo modo, rispecchia alcuni dei valori che ho assunto e metabolizzato MAI VOLUTO MITIGARE.La cresta, nell'immaginario collettivo e massificato ha sortito l'effetto che tutti si aspettavano... Il mio background musical-culturale, lo ammetto, non è per nulla infinito, anzi ho ancora un casino di robe da impare..ma piuttosto vario. Ed ha permesso di far invece convivere alcune cose -sia nell'aspetto più evidente, fisico, che in alcune delle (sindacabilissime) scelte di brani che ho portato- che solitamente vengono interpretate, classificate dai più come diametralmente opposte e quindi assolutamente non avvicinabili.
    La mia volontà è la provocazione, la molla che ha mosso un mondo di creste punk, MUOVERE il culo e prendere delle posizioni. Il coraggio di rischiare, di farsi vedere in posti scomodi. E' facile rimanere nel proprio ghetto, attorniato da amici che fanno da pilastro sostenitore, che ti difendono al momento del bisogno. E' invece difficile uscire allo scoperto, ammettere se stessi ed i propri limiti, esenti dalla nostra cerchia abituale, prendersi responsabilità delle proprie azioni, soprattutto in ambienti sconosciuti ed altamente scomodi, pericolosi come questo. Invece è proprio quello che ho voluto fare. Peccato abbiano tagliato le innumerevoli ore di intervista dove spiegavo le mie origini, i miei ascolti, le preferenze...ma se avessero detto che ascoltavo GBH, Dead Kennedys, Germs, Killing Joke, Joy Division o compagnia bella...semplicemente quest'italia avrebbe veramente capito? Minchia, mi ero ripromessa di scrivere 2 righe ed invece mi sembra di aver scritto la prefazione di un libro. Comunque, spero di aver fatto 1 pò + di chiarezza sulla questione. casomai...mica scappo, son qua. E chi è senza peccato scagli la terza pietra.;)

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  4. Eccomi, il punto della questione. Il buco con il contenuto intorno. Sono io, l'oggetto. Miss-I ovvero, la ventottenne designer di Pordenone, dotata di cresta e apparenze punks. Se ne son dette tutti i colori su di me, mah! questo non è che mi muova, tuttavia la mia esperienza lì, proprio in quel mondo che da sempre guardo con ritrosia...l'ho voluta sperimentare sulla mia pelle. Quando si parla delle cose,credo sia necessario farlo con cognizione di causa. E sono andata li, facendo semplicemente esperienza, vincendo le mie personali difficoltà e anche ottusità per vedere coi miei occhi cosa poteva significare, prima di sparare sempre cacca a raffica. Ragazzi,comunque è vera una cosa: bisogna avere davvero 2 COGLIONI così per entrare a far parte di quell'ambiente...e forse non è la strada giusta per chi come me, in un particolare momento della vita -di crisi ovviamente, e chi non ne ha?- ha fatto qualcosa che MAI e poi MAI avrebbe fatto in 1 andamento normale della vita. Dunque, anche il vestire in un certo modo, rispecchia alcuni dei valori che ho assunto e metabolizzato MAI VOLUTO MITIGARE.La cresta, nell'immaginario collettivo e massificato ha sortito l'effetto che tutti si aspettavano... Il mio background musical-culturale, lo ammetto, non è per nulla infinito, anzi ho ancora un casino di robe da impare..ma piuttosto vario. Ed ha permesso di far invece convivere alcune cose -sia nell'aspetto più evidente, fisico, che in alcune delle (sindacabilissime) scelte di brani che ho portato- che solitamente vengono interpretate, classificate dai più come diametralmente opposte e quindi assolutamente non avvicinabili.
    La mia volontà è la provocazione, la molla che ha mosso un mondo di creste punk, MUOVERE il culo e prendere delle posizioni. Il coraggio di rischiare, di farsi vedere in posti scomodi. E' facile rimanere nel proprio ghetto, attorniato da amici che fanno da pilastro sostenitore, che ti difendono al momento del bisogno. E' invece difficile uscire allo scoperto, ammettere se stessi ed i propri limiti, esenti dalla nostra cerchia abituale, prendersi responsabilità delle proprie azioni, soprattutto in ambienti sconosciuti ed altamente scomodi, pericolosi come questo. Invece è proprio quello che ho voluto fare. Peccato abbiano tagliato le innumerevoli ore di intervista dove spiegavo le mie origini, i miei ascolti, le preferenze...ma se avessero detto che ascoltavo GBH, Dead Kennedys, Germs, Killing Joke, Joy Division o compagnia bella...semplicemente quest'italia avrebbe veramente capito? Minchia, mi ero ripromessa di scrivere 2 righe ed invece mi sembra di aver scritto la prefazione di un libro. Comunque, spero di aver fatto 1 pò + di chiarezza sulla questione. casomai...mica scappo, son qua. E chi è senza peccato scagli la terza pietra.;)

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  5. Eccomi, il punto della questione. Il buco con il contenuto intorno. Sono io, l'oggetto. Miss-I ovvero, la ventottenne designer di Pordenone, dotata di cresta e apparenze punks. Se ne son dette tutti i colori su di me, mah! questo non è che mi muova, tuttavia la mia esperienza lì, proprio in quel mondo che da sempre guardo con ritrosia...l'ho voluta sperimentare sulla mia pelle. Quando si parla delle cose,credo sia necessario farlo con cognizione di causa. E sono andata li, facendo semplicemente esperienza, vincendo le mie personali difficoltà e anche ottusità per vedere coi miei occhi cosa poteva significare, prima di sparare sempre cacca a raffica. Ragazzi,comunque è vera una cosa: bisogna avere davvero 2 COGLIONI così per entrare a far parte di quell'ambiente...e forse non è la strada giusta per chi come me, in un particolare momento della vita -di crisi ovviamente, e chi non ne ha?- ha fatto qualcosa che MAI e poi MAI avrebbe fatto in 1 andamento normale della vita. Dunque, anche il vestire in un certo modo, rispecchia alcuni dei valori che ho assunto e metabolizzato MAI VOLUTO MITIGARE.La cresta, nell'immaginario collettivo e massificato ha sortito l'effetto che tutti si aspettavano... Il mio background musical-culturale, lo ammetto, non è per nulla infinito, anzi ho ancora un casino di robe da impare..ma piuttosto vario. Ed ha permesso di far invece convivere alcune cose -sia nell'aspetto più evidente, fisico, che in alcune delle (sindacabilissime) scelte di brani che ho portato- che solitamente vengono interpretate, classificate dai più come diametralmente opposte e quindi assolutamente non avvicinabili.

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  6. La mia volontà è la provocazione, la molla che ha mosso un mondo di creste punk, MUOVERE il culo e prendere delle posizioni. Il coraggio di rischiare, di farsi vedere in posti scomodi. E' facile rimanere nel proprio ghetto, attorniato da amici che fanno da pilastro sostenitore, che ti difendono al momento del bisogno. E' invece difficile uscire allo scoperto, ammettere se stessi ed i propri limiti, esenti dalla nostra cerchia abituale, prendersi responsabilità delle proprie azioni, soprattutto in ambienti sconosciuti ed altamente scomodi, pericolosi come questo. Invece è proprio quello che ho voluto fare. Peccato abbiano tagliato le innumerevoli ore di intervista dove spiegavo le mie origini, i miei ascolti, le preferenze...ma se avessero detto che ascoltavo GBH, Dead Kennedys, Germs, Killing Joke, Joy Division o compagnia bella...semplicemente quest'italia avrebbe veramente capito? Minchia, mi ero ripromessa di scrivere 2 righe ed invece mi sembra di aver scritto la prefazione di un libro. Comunque, spero di aver fatto 1 pò + di chiarezza sulla questione. casomai...mica scappo, son qua. E chi è senza peccato scagli la terza pietra.;)

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